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“Vaccini, certificati falsi per aggirare la legge”


L’Asl di Torino teme ci siano documenti anomali tra le carte dei No Vax: indagini sui moduli redatti dai medici privati Vaccini: le famiglie No Vax o Free Vax promettono battaglia, la Regione tira dritto, l'Asl di Torino si prepara a verificare a tappeto tutte le anomalie. L’ultima notizia, la più attuale, rimanda ad una serie di accenni sui siti No Vax - forse seguiti da qualche segnalazione diretta - che ha fatto drizzare le antenne negli uffici di via della Consolata. In assenza di prove circostanziate il sospetto è che qualcuno, contrario all’obbligo vaccinale, possa averlo aggirato o pensi di farlo. Come? Comprando i vaccini in farmacia e avvalendosi di medici privati, collaborativi, disposti ad attaccare le «fustelle» degli antidoti sul certificato dei figli, poi presentato all’Asl. Di fatto, risulterebbe solo formalmente che i minori hanno adempiuto al decreto: se questa pratica fosse dimostrata, si configurerebbe il reato di falso ideologico. Non a caso, l’Asl si propone di vigilare: verificando i casi sospetti, ad esempio quelli di famiglie dichiaratamente No Vax che improvvisamente si presentano con il certificato vaccinale dei figli in piena regola, e magari chiedendo conto al medico che li ha stilati. A maggior ragione, se risulta che lo stesso medico ne ha redatto più d’uno. I SOSPETTI Esagerazioni? Come minimo, la dimostrazione che all’Asl si aspettano qualche colpo di coda da parte degli irriducibili senza se e senza ma, alcuni dei quali ieri hanno organizzato un presidio di fronte al Consiglio regionale. L’occasione erano le comunicazioni in Aula da parte dell’assessora all’Istruzione Gianna Pentenero: il M5S (Frediani, Andrissi), Forza Italia (Graglia) e Msn (Vignale) hanno chiesto alla Regione di permettere ai minori 0-5 anni non in regola di poter concludere l’anno scolastico. A maggior ragione, considerato che in Piemonte l’entrata in vigore del decreto Lorenzin ha già aumentato le coperture vaccinali. Contrario il Pd (Allemano), secondo cui la salute pubblica è un bene superiore e la legge va applicata fino in fondo. Ad oggi i minori 0-16 ancora inadempienti sono quasi 49 mila: circa 2 mila quelli nella fascia 0-5 anni (600-700 a Torino) a rischio di allontanamento dalle scuole, oltre che di sanzione. MURO CONTRO MURO I protestatari, poi ricevuti dall’assessora con Nino Boeti, vicepresidente del Consiglio, lamentano la scarsa o nulla informazione da parte delle Asl e la penalizzazione dei bambini. Pentenero, ha ribadito i termini dell’ultima circolare ministeriale: entro il 20 marzo le scuole hanno sollecitato per scritto i genitori dei minori non in regola perché depositino, entro 10 giorni dalla comunicazione scritta, la documentazione comprovante l’effettuazione della vaccinazioni o l’esonero, l’omissione o il differimento. In aggiunta, ha ricordato che nei servizi vaccinali si può ottenere la vaccinazione anche senza prenotazione. Quanto all’Asl, replica alle preoccupazioni dei presidi che si sono visti segnalare come inadempienti anche bambini malati. «Dagli elenchi inviati alle scuole sono già stati tolti quei bambini che, per patologie coesistenti, risultano esonerati dall’obbligo vaccinale - precisa Roberto Testi, direttore Dipartimento di prevenzione -. È possibile che bambini che rientrano nelle categorie esonerate non lo abbiano comunicato al servizio vaccinale». E ancora: «Il nostro servizio non può intervenire quando minori stranieri non sono in grado di esibire la documentazione circa le vaccinazioni eseguite nel paese di origine. Per valutare i singoli casi i genitori possono contattare gli uffici vaccinazioni dell’Asl». Non ultimo: «Come prevede la legge, la valutazione ultima sull’accesso scolastico spetta alle scuole».

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